Notizie da Casa di Tre Bottoni
Per il persistere della situazione pandemica, che ha ristretto le opportunità lavorative ed abitative, a Casa di Tre Bottoni il tempo si è come fermato… Ma non gli ospiti e gli operatori!
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Per il persistere della situazione pandemica, che ha ristretto le opportunità lavorative ed abitative, a Casa di Tre Bottoni il tempo si è come fermato… Ma non gli ospiti e gli operatori!
Con l’ingresso di J. e M. nella Casa di Tre Bottoni l’età media si è abbassata vertiginosamente! Per entrambi è la prima esperienza di vita da soli…
Il progetto della Casa di Tre Bottoni ha visto coinvolte sin da subito le due operatrici, Agnese e Stefania, quando ancora era in cantiere, quando la casa non aveva ancora un nome e un carattere. Hanno iniziato a costruire la casa dalle fondamenta, collaborando alla scrittura del progetto ma anche immaginando a come sarebbe diventata…
Venerdì 7 febbraio, per festeggiare il primo compleanno di Casa di Tre Bottoni, è andato in scena lo spettacolo “Riprendere il filo”. Il primo di tre appuntamenti in programma quest’anno per affrontare il tema dell’accoglienza e coinvolgere la cittadinanza sul progetto.
È già passato un anno dall’inaugurazione di Casa di Tre Bottoni e, proprio come nel racconto di Rodari, la piccola casetta si è fatta grande, ha aperto le sue porte a chi ha bussato per cercare rifugio.
La Casa di Tre Bottoni è sempre in trasformazione ma, tra chi va e chi viene, ha sempre permesso a tutti gli ospiti di creare e mantenere relazioni distese e serene, di rispetto e supporto reciproco.
Il lavoro può essere una semplice forma di sostentamento economico, ma anche una fonte di equilibrio che restituisce dignità alla persona, permettendo di riconoscere le proprie competenze e qualità e di tornare a scandire un ritmo alla propria vita per sentirsi utili per la comunità e per recuperare la propria autostima.
Quella di Tre Bottoni è una casa a tutti gli effetti, immersa in un contesto di comunità, con relazioni interpersonali e dinamiche di vicinato. Il contesto primario in cui si inserisce la Casa è l’oratorio di Torricella, ambiente nel quale gli inquilini hanno iniziato fin da subito a tessere relazioni e a instaurare rapporti.
La Casa di Tre Bottoni ha aperto la porta a cinque persone dalla sua apertura, tre donne e due uomini. Persone che hanno storie diverse, età diverse e necessità diverse, ma che condividono una situazione di difficoltà transitoria.
Prima di dedicarsi a progettualità ampie e strutturate, Azimut erogava dei voucher spesa a persone che venivano segnalate e individuate dai suoi promotori finanziari.
Ecco gli eventi programmati per inaugurare la Casa di Tre Bottoni, sabato 1 e domenica 2 dicembre 2018 presso la Parrocchia di S. Giovanna Antida al quartiere Abba
Parrocchiani e cittadini hanno approvato il progetto di accoglienza, che piace anche alla Diocesi. Dopo i primi tre anni, saranno i volontari dell’Unità Pastorale a gestire la Casa di Tre Bottoni
Ottenere le autorizzazioni, avviare i lavori, ristrutturare: ecco le tappe che hanno permesso di creare cinque camere con servizi igienici interni, una zona comune e la scala esterna della Casa di Tre Bottoni
Quando le relazioni si trasformano in aiuto concreto: c’erano Piero, Angelo, Paolo, un immobile in disuso, una parrocchia bresciana e poi la Fondazione Azimut…
Giovani, madri e padri sole/i, persone che hanno concluso percorsi terapeutici riabilitativi o di accompagnamento al reinserimento: ecco i futuri ospiti della Casa di Tre Bottoni, che saranno accompagnati nei percorsi di autonomia
Chi era Tre Bottoni? E la sua casa, cosa aveva di così speciale? Ce lo racconta Gianni Rodari