Fare rete come cura delle relazioni di comunità
Fare rete è favorire lo sviluppo di relazioni, incontri, possibilità, progetti, interventi e sguardi sulla realtà trasformativi e duraturi
Fare rete è favorire lo sviluppo di relazioni, incontri, possibilità, progetti, interventi e sguardi sulla realtà trasformativi e duraturi
Nel convegno del 22 marzo, relatrici e relatori hanno offerto riflessioni di grande spessore sui rapporti tra comunità e minori autori di reato, portando anche esempi di “ricucitura”, di rieducazione e di riconnessione.
Venerdì 22 marzo il convegno “Ricucire con la comunità. Coinvolgere il territorio negli interventi educativi con minori autori di reato”, 10 anni di progetti con il penale minorile a Brescia.
La testimonianza di Lucia Di Mauro, vedova di Gaetano Montagnini, vittima innocente di mafia, ci dimostra che esiste un modo per interrompere la catena del male generata da un’azione violenta, un modo più faticoso e doloroso, ma, forse, più efficace.
Il progetto Tra Zenit e Nadir ha accompagnato cinque ragazzi e una ragazza che hanno commesso un reato in un percorso di riflessione e di messa in gioco di sé rispetto al danno causato, alla responsabilità e alla consapevolezza delle proprie azioni.
È possibile ricucire lo strappo tra una comunità e chi ha colpito il suo territorio? Un esperimento di giustizia riparativa a Mompiano suggerisce una risposta affermativa.
Storie ed esperienze di ragazzi diversi, accomunate da un percorso comune: aver fatto un reato ed essere in carico all’Ufficio Servizio Sociale per Minorenni del Tribunale di Brescia.