“A che gioco giochiamo”, di titolarità del Comune di Chiari in collaborazione con l’Associazione Amici del Calabrone e altri Comuni annessi, e “Oggi Azzardo” di titolarità della Comunità Montana del Sebino in collaborazione con la Cooperativa Il Calabrone e altri Comuni annessi, sono progetti finalizzati a prevenire il Gioco d’Azzardo Patologico.

Entrambi, anche se dedicati ad aree diverse e a età diverse (il primo è rivolto alle scuole superiori, il secondo alle scuole medie), hanno la stessa impostazione: la mappatura dei luoghi sensibili, la quale tiene presente la normativa regionale, con la sua restituzione grafica; informazione sul tema attraverso radio, editoria locale, incontri formativi e informativi e la creazione di marketing preventivo; azioni “no slot”, con la messa in scena di spettacoli teatrali sul tema del gioco d’azzardo patologico.
Le ricerche connesse ai progetti vogliono porre l’attenzione sul tema della famigliarità, ovvero l’influenza e l’importanza che ha il comportamento del mondo adulto sui giovani, e sulla questione culturale: dato rilevante è che il 20% dei ragazzi non conosce il limite legale per il gioco (18 anni) e spesso sono gli adulti ad introdurre il gioco ai più piccoli.

Un tema legato alla ricerca è quello del web: attraverso la dipendenza infatti è possibile trovare delle correlazioni con il GAP, ad esempio attraverso le scommesse on line o, più precisamente, il rapporto con il gioco stesso. Legati ai giochi on line ci sono delle anticipazioni rispetto al GAP come ad esempio i premi per arrivare al livello successivo, la musica che accompagna la vincita, tutte esperienze riscontrabili nei giochi legati all’azzardo.

Queste ricerche vogliono non solo illustrare il problema ma vogliono dare anche degli spunti per il futuro: valorizzare l’esperienza del gioco positivo senza la vincita in denaro, sostenere la capacità critica dei giovani, aumentare il controllo rispetto al gioco minorile e lavorare con il mondo adulto. Regione Lombardia insieme all’ATS di Brescia stanno conducendo degli interventi su tre assi: contesto lavorativo, contesto territoriale e contesto scolastico. La Cooperativa Il Calabrone si sta attivando sugli ultimi due ambiti.