
Nel 2016, che grande successo ha riscosso la cena di festeggiamento per i 35 anni della cooperativa! Chi non c’era o non ricorda i particolari, può rinfrescare la memoria qui. E siccome il successo dà alla testa, nel 2017 abbiamo deciso per il bis. Di più: pensiamo in grande, ci siamo detti. Facciamone una tradizione: la cena d’autunno del Calabrone.
Del resto, le tradizioni devono pur avere un inizio. La macchina organizzativa era già stata collaudata lo scorso anno: scelta della location, contatti con lo chef, trattativa con i fornitori, inviti ai soci e ai sostenitori…
Si torna al ristorante Antica Cascina San Zago a Salò, dove lo chef Carlo Bresciani e il suo staff ci deliziano con aperitivo in terrazza, risotto al pomodoro secco e polvere di capperi, casoncelli al sugo di brasato, cubotto di vitellone con verdure e, per finire, mousse di cioccolato e pistacchio.
Un momento, ci siamo detti: vogliamo davvero ripetere lo stesso copione dello scorso anno? Rischiamo di annoiare i partecipanti, se non c’è un guizzo di novità. Lo chef, ovviamente, ha cambiato il suo menu e anche noi dobbiamo innovare la proposta. Attenzione però, ha ribattuto qualcun altro: se la formula è piaciuta, perché cambiarla?
Alla fine, naturalmente, è stata trovata la mediazione e abbiamo inaugurato la prima delle Cene Tematiche. Cioè, in parole semplici: a partire da quest’anno, ogni futura Cena d’autunno sarà dedicata a un servizio della cooperativa, di cui presenterà approfonditamente i temi, gli obiettivi, i destinatari e i risultati.
Ed è toccato alla Fenice inaugurare quella che, speriamo, diventerà una tradizione del Calabrone e dei suoi sostenitori; non è mancato un accenno all’insieme delle attività della cooperativa, illustrate con “pillole del 2016“.

La serata, anche quest’anno, è stata molto partecipata: tanta gente, musica, cibo e chiacchiere. Si sono visti perfino operatori con la giacca e operatrici con i tacchi, uno spettacolo davvero inusuale!
Ringraziamo tutti i partecipanti per il sostegno che continuano a darci: grazie a loro il Calabrone continua a poter sviluppare attività e progetti rivolti a chi sta attraversando un periodo di disagio, per aiutarlo a ricercare e riscoprire il valore ed il senso della vita e a ricostruire la propria autonomia nella quotidianità.