Anche quest’anno la cooperativa Il Calabrone rinnova l’appuntamento autunnale con la cittadinanza, organizzando la settima edizione degli Incontri di Pensiero. Come ogni anno sono previsti tre incontri in cui si parlerà di temi significativi, con un filo conduttore che quest’anno sarà Connessi o Isolati: nuove solitudini al tempo del web.
Avremo il piacere di ospitare ed ascoltare gli interventi di Annalisa Strada, insegnante e scrittrice; Giacomo Costa, gesuita e direttore della rivista Aggiornamenti Sociali; e Marco Bentivogli, segretario generale della FIM CISL.

Programma
Sabato 18 novembre
Quale donna, figura e ruolo femminile nei social media
Annalisa Strada, insegnante e scrittrice, conversa con Anna Della Moretta (Giornale di Brescia)
Sabato 25 novembre
Incomunicabilità nell’era della globalizzazione
Giacomo Costa, gesuita e direttore della rivista Aggiornamenti Sociali, conversa con Marco Bencivenga (Bresciaoggi)
Sabato 2 dicembre
Il lavoro che cambia, cambiamo il lavoro
Marco Bentivogli, segretario generale della FIM CISL, conversa con Marco Toresini (Corriere della Sera)
Gli incontri si svolgeranno, come di consueto, all’Auditorium Capretti (Istituto Artigianelli)
con inizio alle ore 17,30.
Connessi o isolati?
Viviamo il tempo della comunicazione globale, della relazione allargata, della vita digitale. Viviamo il tempo della velocità senza modelli. Tutti ne siamo coinvolti quale che sia il nostro atteggiamento culturale e di vita. Protagonisti, osservatori silenziosi, vittime. Come spesso è accaduto nel corso della storia, lo strumento ha determinato un’accelerazione dei fenomeni in corso. Rispetto al passato le nuove tecnologie e l’atmosfera digitale nella quale agiamo sono diventate in breve l’ambiente della nostra vita. Un ambiente “fintamente” neutro: noi determiniamo il posto dove viviamo, ma il posto dove si svolge la nostra vita ci determina.
Il paradosso è che vivere in rete ci ha reso più soli; che condividere con i nostri “amici” scampoli della nostra quotidianità ci ha reso più vulnerabili; che il gioco infinito del rilancio ha aumentato la nostra fragilità; che le relazioni reticolari hanno reso meno chiaro il nostro posto nel mondo. Dall’altro lato l’atmosfera digitale non è “tossica” a prescindere, può anzi essere volano di opportunità, favorire la nascita di piattaforme in grado di dare risposte (anche nel welfare), veicolare l’elemento della circolarità e della sostenibilità. Anche economica.
Ecco allora che, ancora una volta, il passaggio chiave è quello culturale: è la persona, le sue scelte, la consapevolezza di sé e la capacità di agire il pianeta a fare la differenza. A determinare l’ambiente, naturale e digitale.
Ma senza questa consapevolezza le nuove solitudini sono il presente dentro il quale rischiamo di scivolare. Tutti, connessi o isolati. Anche se in forme e in quantità diverse. È a partire da questa consapevolezza che si fa realtà, vita vera, che il Calabrone ha deciso di portare la riflessione degli Incontri di Pensiero 2017, sui temi della disumanizzazione latente e dei nuovi disagi che, a partire dalle relazioni per finire al lavoro, segnano il nostro tempo. Incontri che, come nella tradizione consolidata, a partire dall’esperienza, dalla visione del mondo di tre protagonisti del presente sappiano farci riflettere e guardare al futuro.
Sono tre incontri in cui il tema verrà declinato mettendo al centro tre chiavi di lettura che diventano storia da farsi:
1) Quale donna, figura e ruolo femminile nei social media;
2) Incomunicabilità nell’era della globalizzazione;
3) Il lavoro che cambia, cambiamo il lavoro.
Sono tre capitoli nei quali, noi del Calabrone, pensiamo si possano trovare le leve sulle quali agire per cambiare, partendo dal basso, dalla nostra esperienza, da atteggiamenti che ci facciano recuperare la nostra umanità, che ci costringano a battere la disumanizzazione dilagante e a costruire un argine alle nuove solitudini.