Due inedite occasioni per una ricorrenza che ha riunito vecchi e nuovi sostenitori nel segno della solidarietà, ospiti della rinomata cucina dello chef Carlo Bresciani.
Per molti è stato il primo contatto con la realtà del Calabrone e con coloro che la animano; un modo per condividerne la storia, le esperienze, i progetti e le prospettive.
Sono state illustrate le varie aree di intervento, tra cui quelle dedicate alla Prevenzione, alle Comunità Terapeutico Riabilitative, al servizio La Fenice, alle Politiche Giovanili, al Progetto Strada…
L’atmosfera conviviale ha rafforzato l’attenzione, l’ascolto e il coinvolgimento sui temi proposti nelle presentazioni, svoltesi prima e durante la cena; particolarmente efficace è stato l’intervento di Massimo Ruggeri, che è riuscito a dare un’immagine della cooperativa e dei suoi interventi nelle diverse realtà territoriali – grazie anche ai contributi dei vari operatori che, in un video del regista Angelo Bonfadini, hanno descritto motivazioni e sentimenti del lavoro.
“Siamo convinti che dando fiducia ai giovani, rendiamo migliori le comunità che abitiamo” viene ricordato dallo stesso Ruggeri, proprio perché l’energia e la passione derivate dal lavorare con e per i ragazzi è così importante da superare le difficoltà, oltrepassare i limiti e consentire di raggiungere nuovi traguardi.
Il ricordo della figura di Don Piero Verzeletti, quale punto di riferimento e anima del Calabrone, ha pervaso queste serate suscitando non solo grande commozione ma anche un vivo spirito di coesione e rinnovata energia.
Vogliamo ringraziare in modo particolare lo Chef Carlo Bresciani e le Cantine Zuliani, Scolari, Olivini, Muratori, La Pergola e Avanzi per la disponibilità e il contributo che hanno dato alla realizzazione di queste due splendide serate.
Mattia Francesconi
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