Diverse panche disposte in cerchio, per ogni posto a sedere uno strumento a percussione diverso.
Nel silenzio il direttore e musicista Mauro Faccioli ha iniziato a suonare il suo tamburo, piano piano le persone attorno a lui si sono avvicinate, ognuno ha preso uno strumento e ha iniziato a farne conoscenza, ascoltando il suono che produce, cercando di capire il ritmo e di stare a tempo.
È una mattina di settembre e al dormitorio Chizzolini c’è stato un risveglio diverso e decisamente rumoroso! Sono venuti a trovarci i nostri amici e le nostre amiche di ADL Zavidovici, La Rete e Cooperativa di Bessimo e per la prima volta il cortile del dormitorio si è trasformato in un palcoscenico che ha ospitato un concerto davvero particolare.
Dopo un primo momento di rigidità, imbarazzo e timidezza, si vedevano spuntare i primi sorrisi, scorgere le spalle rilassarsi e sentire un tamburellare più fluido e appassionato: tutti si sono sentiti liberi di lasciarsi andare e divertirsi. Sotto la guida esperta di Mauro, pur senza aver mai suonato prima, abbiamo cominciato a fare musica insieme.
Ad un certo punto, una ragazza africana che stava partecipando, spontaneamente e presa dalla bellezza musica si è alzata in piedi e ha iniziato a ballare: uno spettacolo inaspettato e meraviglioso.
Facevamo talmente rumore che alcune persone di passaggio che camminavano per strada si sono avvicinate curiose e sbirciando dal cancello verso il cortile del dormitorio si sono fermate per qualche minuto ad ascoltarci, interrompendo per un attimo la loro quotidianità, stupiti da tanta gioia.
Come non poteva stupire un tale gruppo di musicisti, assortiti e festosi!
Tutti i partecipanti erano rapiti dalla musica e contentissimi, Mauro è stato un direttore perfetto, che è riuscito a coinvolgere tutti e a farli sentire a proprio agio, lasciando spazio alla libera espressione di ognuno. Alla fine, anche chi era più restio a partecipare e stava in disparte si è lasciato trascinare dall’entusiasmo collettivo. A fine mattinata non c’era più nessuno fermo con le braccia conserte a guardare da lontano ma ognuno stava suonando uno strumento, stupito di essersi riscoperto capace di fare musica.
Con questa attività le realtà coinvolte nella coprogettazione di servizi rivolti alla grave marginalità hanno creato possibilità di incontro e scambio tra le persone che li frequentano abitualmente, dando occasione di fare insieme cose nuove.
Questo è stato solo il primo di una serie di incontri e attività che animeranno i nostri spazi, abbiamo in programma altre sorprese per i nostri ospiti e chi sarà di passaggio che vorrà curiosare o fermarsi con noi.