Il lavoro può essere una semplice forma di sostentamento economico, ma anche una fonte di equilibrio che restituisce dignità alla persona, permettendo di riconoscere le proprie competenze e qualità e di tornare a scandire un ritmo alla propria vita per sentirsi utili per la comunità e per recuperare la propria autostima.
Avere un lavoro, talvolta, è addirittura più importante dell’avere una casa.
Sara, prima di arrivare alla Casa di Tre Bottoni, dormiva nella sua auto, condizione sopportabile, seppur estrema, finché ha avuto un lavoro. Dopo averlo perso, ha compreso che quella vita era diventata insostenibile, economicamente e psicologicamente.
Spesso, chi arriva alla Casa di Tre Bottoni, oltre a cercare un posto dove vivere, è alla ricerca di un lavoro: chi è alla prima esperienza, alle prese con la scrittura di un curriculum e della conoscenza dei canali giusti per trovare più opportunità, chi rimbalza da un lavoro precario a un altro in cerca di un’occupazione che possa dare stabilità, chi da tempo è lontano dal mondo del lavoro e deve riprendere confidenza, a piccoli passi.
I progetti di ognuno degli inquilini sono differenti e si adeguano alle necessità personali e alle capacità dei singoli. Roberto svolge delle Attività di Rilevanza Sociale (ARS) presso associazioni o realtà individuate dal Comune, con un rimborso spese. Sara sta svolgendo un periodo di prova in azienda, mentre Cecilia, sebbene già lavori, si sta dando da fare per trovarne un altro impiego, avendo maturato l’idea di fare una scelta diversa.
Nonostante le storie personali siano molto diverse fra loro, per tutti gli inquilini la Casa è un punto fermo, poiché aiuta a trovare l’equilibrio sostenendoli nelle insicurezze e nelle difficoltà, offrendo sicurezza nell’affrontare la ricerca o il mantenimento di un lavoro con maggiore serenità.
Avere un’occupazione dà la possibilità di riprendere a pensare a se stessi e ricucire i legami con i propri affetti, di arricchire il proprio tempo libero e fare progetti per il futuro.
Nella Casa ci sono momenti di gioia e di sconforto, di entusiasmo e delusione. Avere accanto delle persone aiuta a non perdersi, a focalizzarsi sui propri obiettivi anche quando si è più in difficoltà, avendo sempre un altro punto di vista e un confronto costruttivo. Agnese e Stefania sono un punto di riferimento e d’appoggio per gli inquilini nella forma dell’accompagnamento: li guidano e li consigliano, danno loro conforto li esortano a non arrendersi e ad essere propositivi, pur rispettando la libertà degli inquilini di prendere decisioni in autonomia.
* I nomi utilizzati sono di pura fantasia.