Premessa
Il Comune di Brescia – Settore servizi sociali per la persona, la famiglia, la comunità – da diversi anni si impegna a sostenere programmi di prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti nel territorio cittadino. Attraverso i progetti “Principio Attivo”, negli ultimi due anni scolastici sono stati coinvolti più di 2.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per un totale complessivo di quasi 7.000 contatti. Gli interventi fanno riferimento alle Linee Guida della Regione Lombardia in termini di prevenzione.
Per meglio orientare le azioni di prevenzione, all’interno dei progetti sono state condotte indagini conoscitive volte ad analizzare il fenomeno dei consumi. Investire sulla ricerca ha permesso di conoscere i fenomeni, leggerli nelle loro trasformazioni, calibrare le azioni su quanto raccolto.
Questa ricerca è stata realizzata nell’ambito del progetto “Principio Attivo” di titolarità del Comune di Brescia – Settore servizi sociali per la persona, la famiglia, la comunità e gestito dalla Cooperativa Il Calabrone. La presentazione ha l’intento di restituire alla cittadinanza alcune riflessioni che nascono dai dati sui comportamenti a rischio e dal lavoro quotidiano con gli adolescenti bresciani nei diversi contesti.
Il disegno di ricerca intendeva indagare i comportamenti a rischio in adolescenza, focalizzandosi su alcune specifiche aree d’indagine:
- Consumo di sostanze legali (tabacco e alcol)
- Consumo di sostanze illegali (cannabis, cocaina, ecstasy)
- Consumo di farmaci con e senza prescrizione medica (ansiolitici, antidepressivi e antidolorifici)
- Comportamenti sessuali a rischio
- Malessere psicologico e aggressività
- Condotte autolesive
- Gioco d’azzardo
La scelta delle aree da indagare deriva da precedenti studi in cui si rilevavano elementi di preoccupazione, e dalla necessità di approfondire fenomeni emergenti per i quali non vi sono in letteratura studi epidemiologici sistematici.
I dati presentati sono stati raccolti nell’aprile 2015 nelle classi quarte degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della città di Brescia attraverso uno specifico questionario appositamente predisposto. Dove possibile ci si è rifatti a test/scale validati.[/vc_column_text][vc_separator]
[/vc_column_text]
Il Campione
Il campione della ricerca è costituito da un totale di 423 ragazzi, di cui il 71.4% femmine (302) ed il 28.6% maschi (121).
La maggior parte dei partecipanti alla ricerca ha un’età compresa tra i 18 (68.1%) ed i 19 anni. Frequentano tutti la classe quarta degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della città di Brescia. Il campione si suddivide equamente in base alla tipologia di istituto: il 40.2% dei ragazzi proviene da CFP o Istituti Professionali, il 30.3% da licei ed il restante 29.6% da Istituti Tecnici.[/vc_column_text]
Alcuni dati
[/vc_column_text]Cannabis
nell’ultimo mese
24,8% tra i maschi
14,9% tra le femmine
[/vc_column_text][vc_separator height=”25″]Binge drinking
nell’ultimo mese
26,5% tra i maschi
16.5% tra le femmine
[/vc_column_text]Cocaina
almeno una volta nella vita
8,3% tra i maschi
2,6% tra le femmine
[/vc_column_text]Rapporti sessuali non protetti
nell’ultimo mese
20,9% tra i maschi
20,7% tra le femmine
[/vc_column_text][vc_separator height=”25″]Gioco d’azzardo
almeno una volta nell’ultimo mese
49.6% tra i maschi
21.6 % tra le femmine
[/vc_column_text]Condotte autolesive (tagli)
almeno una volta nella vita
13,9% tra le femmine
7.4% tra i maschi
[/vc_column_text]Farmaci senza prescrizione
nell’ultimo mese
Antidolorifici
16% tra i maschi
34% tra le femmine
Tranquillanti
5% tra i maschi
6% tra le femmine
[/vc_column_text]Per molte sostanze legali ed illegali, si evidenzia una correlazione (statisticamente significativa) tra il consumo in famiglia ed il consumo dei ragazzi.
Il contesto familiare e micro-sociale è un elemento che incide direttamente sui comportamenti degli adolescenti, sia in termini di esposizione al rischio che in termini protettivi.
La cannabis si conferma la sostanza più diffusa, sia in termini di sperimentazione (consumo almeno una volta nella vita), sia in termini di utilizzo frequente (consumo almeno una volta nell’ultimo mese). La differenza di genere è evidente.
Si sta sempre più diffondendo un consumo “compulsivo” di alcol (il “binge drinking” è un modo di bere superalcolici ripetutamente e in un periodo molto ristretto di tempo). In termini di sperimentazione (consumo almeno una volta nella vita), non vi sono differenze sostanziali tra maschi e femmine a conferma della tendenza di una parificazione tra i due generi nel rapporto con l’alcol. Rimane invece evidente la differenza di genere rispetto alla reiterazione del binge drinking (consumo almeno una volta nell’ultimo mese).
L’elevata percentuale di ragazzi che hanno sperimentato almeno una volta nella vita l’utilizzo di cocaina è indice di una preoccupante esposizione ai rischi.[/vc_column_text]
Appare rilevante il numero dei giovani che riportano di aver avuto rapporti sessuali non protetti: 2 ragazzi su 5 dichiarano di averne avuti almeno una volta nella vita, mentre un ragazzo su 5 dichiara di averne avuti nell’ultimo mese. La ricerca evidenzia una correlazione (staticamente significativa) dei rapporti sessuali non protetti sia rispetto al binge drinkin sia rispetto consumo di cannabis.Rispetto a questi dati non vi sono differenze significative di genere.
Il gioco d’azzardo risulta un fenomeno con una forte esposizione mediatica e che, a seguito delle innovazioni tecnologiche, è divenuto facilmente accessibile a fasce sempre più giovani di popolazione. La ricerca ha indagato la frequenza e le modalità del fenomeno tra i giovanissimi per poter attivare interventi preventivi espressamente tarati sugli adolescenti.
Sempre più adolescenti esprimono il proprio malessere attraverso agiti che si configurano come attacchi al corpo.[/vc_column_text][vc_separator height=”15″][vc_column_text]
Gli appuntamenti per approfondire i risultati della ricerca
[/vc_column_text]