“Abitare” in architettura significa “assumere abitudini legate al luogo e all’ambiente dove si trova la casa.”
Le abitudini danno forma alla nostra identità personale, a quello che siamo e alla relazione che instauriamo con l’esterno.
Abitare al Villaggio Solidale significa essere accompagnati nel trovare e consolidare delle buone abitudini di vita, nella gestione del tempo e dello spazio, domestico e personale, tenendo conto di una serie di attenzioni: la pulizia, le regole di buona convivenza e vicinato, la situazione sanitaria, economica e legale.
Sono proprio queste buone abitudini che portano gli ospiti ad aspirare ad una casa propria in cui poter vivere liberamente e permettono, quindi, di lavorare sul cambiamento.
Villaggio Solidale è un progetto dell’Associazione Amici del Calabrone e si pone come una soluzione intermedia tra la strada o il dormitorio, dove le abitudini hanno spesso a che fare con una sorta di sopravvivenza, come mangiare, lavarsi, aver qualche spicciolo per sigarette e poco altro, e una vita indipendente in una casa “propria”, dove con buone abitudini consolidate si può raggiungere stabilità e correre meno il rischio di tornare in strada.
Qui gli ospiti sono invitati e sostenuti ad esercitare il più possibile la loro autonomia nella tenuta della casa, nella gestione delle spese, nella ricerca o mantenimento del lavoro, nelle relazioni con gli altri ospiti, per far sì che nel tempo abbiano sempre meno bisogno di un accompagnamento.
Villaggio Solidale offre ai suoi ospiti un ambiente dignitoso e curato, dando loro diverse possibilità:
- Avere un tetto sopra la testa, con uno spazio di vita privato e spazi in condivisione
- Potersi gestire il tempo in casa per tutta la giornata con la massima autonomia
- Avere dei coabitanti con cui imparare a convivere, con cui confrontarsi e a volte anche discutere; persone che spesso fungono anche da rete di protezione, per sostenersi l’un l’altro nei momenti di fatica;
- Avere due educatori di riferimento, che oggi sono Francesca e Mattia, che si occupano di gestire sia lo spazio fisico sia di facilitare le relazioni all’interno delle casette, facendo da ponte tra gli ospiti e i referenti del Comune di Brescia e dei servizi specialistici e accompagnano gli ospiti nella realizzazione del loro progetto personale, tenendo monitorate le questioni sanitarie, economiche e legali.
Abitare al Villaggio Solidale significa non essere soli nella ricerca di queste buone abitudini
In questo posto una grande risorsa è la possibilità di trovare sostegno in qualsiasi momento della giornata e della settimana, grazie alla fitta rete relazionale che si è intessuta negli anni (ci sono ospiti che vivono qui da molto tempo). Ciascun ospite mette a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, talvolta anche tecniche, per il bene di tutto il Villaggio, innescando un circolo virtuoso di solidarietà.
Per alcune persone, vivere qui al Villaggio Solidale, significa anche recuperare dei punti di riferimento e ricostruire relazioni affettive, che nel corso dell’esistenza sono venuti a mancare, trovando la strada migliore per raggiungere i propri obiettivi personali.