Nicolas, ragazzo francese di Angers, ha vissuto per un breve periodo con i ragazzi di Casa Baobab (Habibou, Agnese, Elena e Beatrice) grazie ad uno stage-erasmus organizzato da Mistral Onlus.
Casa Baobab è uno spazio del Calabrone che dà la possibilità ad alcuni ragazzi di vivere in autonomia in uno degli appartamenti di viale Duca degli Abruzzi in cambio di alcuni incarichi di servizio, ma non è soltanto questo: è un modo divertente di abitare con altri giovani, è una scommessa sulla propria capacità di vivere in autonomia, è un’occasione di crescita personale e sociale.
La sfida è stata lanciata e vinta appieno dai ragazzi di Casa Baobab: far sentire a casa un ragazzo lontano da casa, un momento di sperimentazione di diversità culturale tanto caro alla cooperativa.
Da quanto ho potuto capire il Calabrone si spende molto per le politiche legate ai giovani, attività, progetti e servizi volti a dare piena cittadinanza ai ragazzi tra i 14 ed i 29 anni: la piena cittadinanza consente di formare cittadini attivi e partecipi, consapevoli delle proprie competenze e opportunità. Casa Baobab dunque ha contribuito a questo continuo lavoro di creazione di un modello di cittadino competente e indipendente ospitando Nicolas, esempio di come i giovani possano essere una risorsa per la città di Brescia e per il mondo.
In questa coabitazione internazionale ho visto l’interscambio di idee, culture, opinioni, sorrisi e incertezze, ho visto la pluralità di elementi di cui sono fatti i giovani, ragazzi che cooperano scambiandosi la pelle per trovare un loro posto nel mondo.