Fino a qualche generazione fa andava di moda il motto “Fai il lavoro che ti piace e non lavorerai nemmeno un giorno”. Oggi di fronte ad un mercato del lavoro molto più complesso tra precarietà, salari bassi e nuove professioni, questa frase rischia di risultare un po’ anacronistica.
Spesso giovani e giovanissimi non condividono l’etica del lavoro delle generazioni precedenti. In alcuni casi non cercano una professione in base alla loro attitudine ed alle loro capacità, ma piuttosto vogliono guadagnare in fretta per potersi realizzare, per appagare i propri desideri e le proprie ambizioni al di fuori dell’ambito lavorativo. Questo atteggiamento non va giudicato, ma interpretato all’interno del contesto sociale generale in cui i giovani si trovano a vivere tra una perdita di senso del proprio ruolo sociale e scarse aspettative per il futuro.
Di seguito un breve video con le testimonianze degli educatori e delle educatrici, delle aziende e dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti nella Training Week:
Il progetto Aperti Orizzonti è nato nella cornice del bando NEETwork della Fondazione Cariplo. I partner coinvolti nel progetto sono le cooperative di tipo A (Il Calabrone, La Rete, La Nuvola Nel Sacco, Abibook) e di tipo B (ArticoloUno), università (Unicatt), un ente formativo CFP Artigianelli gestito dall’Associazione Formazione Giovanni Piamarta. All’interno della rete di supporto e tra i fornitori di servizi è presente anche un ente accreditato per i servizi al lavoro (IAL). Il progetto è in rete con l’Amministrazione Comunale, l’Ufficio scolastico Provinciale e Fondazione della Comunità Bresciana.