E gli ospiti dei campi, hanno apprezzato l’esperienza ? Pare proprio di sì: la vita all’aria aperta, il contatto con la natura, esperienze che raramente i ragazzi vivono nella quotidianità invernale, li hanno conquistati.
C’è chi ha scoperto l’esistenza delle api, attirate dalla lavanda coltivata nell’orto; chi si è appassionato alle oche e voleva portarsene una in vacanza al mare, chi raccoglieva cavallette; tutti si sono innamorati dei coniglietti bianchi, che hanno ricevuto tonnellate di carezze. “Abbiamo dovuto stabilire un tempo massimo da dedicare alle coccole”, raccontano Elisa e Marco: non più di un’ora al giorno – per lasciare spazio al gioco libero, ai giochi di squadra e alle attività di laboratorio.
Nei laboratori si stimolano le abilità manuali e l’espressività dei ragazzi (qui sotto ne vedete alcuni prodotti), mentre nei giochi a squadre si costruiscono le capacità relazionali e di collaborazione. I più graditi? Le sfide a quiz, i giochi con l’acqua, lo scivolo di sapone, la costruzione dei villaggi-tenda.
Le squadre funzionavano anche durante la pausa pranzo e nel momento del riordino, occasioni quotidiane di responsabilità che tutti hanno accettato e condiviso senza problemi. L’importante è sapere che al campo ci sono alcune regole (poche ma chiare: pulire, differenziare i rifiuti, non sprecare il cibo) e che vanno rispettate, poi tutto fila liscio.
Elisa, qualche episodio curioso? Sí, ci risponde: abbiamo dovuto tenere un piccolo stage di allacciatura scarpe, quando abbiamo scoperto che la maggior parte dei partecipanti non lo sapeva fare![/vc_column_text]