Il tempo che ci metti a capire un quattordicenne, questo ha 15 anni. Robert Brault
Una frase provocatoria che può, tuttavia, ben rappresentare l’esperienza di tanti adulti – genitori in primis – che si relazionano con gli adolescenti: quella di una comprensione quanto meno difficile. Tutti gli adulti sono stati adolescenti ma hanno ormai superato questa fase di transizione che oggi assume, tra l’altro, caratteristiche diverse, a causa dei cambiamenti avvenuti all’interno della società.
Con questa breve lettura, fatta di spunti di riflessione e domande aperte, ci immergiamo nel mondo degli adolescenti di oggi, per aiutare i genitori a orientarsi in questo periodo di cambiamenti.
Le basi: cosa significa adolescenza?
L’adolescenza è una fase di transizione sociale – dunque di passaggio – dall’infanzia alla vita adulta. Si verifica tra i 15 ai 18 anni circa e, proprio in virtù del suo comportare un cambiamento sociale, viene vista in maniera differente a seconda della società in cui si vive e della sua evoluzione culturale.
Quali sono le sfide ed i compiti evolutivi in adolescenza? Cosa possono fare gli adulti?
Nell’adolescenza si presentano alcune sfide, chiamate“compiti di sviluppo”, che concorrono allo sviluppo dell’identità. Conoscerle può aiutare a comprendere ciò con cui l’adolescente si deve quotidianamente confrontare.
Progressiva indipendenza
L’adolescente si allontana dalla dipendenza intellettiva ed affettiva nei confronti dei propri genitori e costruisce la sua identità di giovane-adulto. Oggi più che in passato, questo compito evolutivo rappresenta una sfida nella sfida: la famiglia, infatti, è sempre più affettiva e pronta a rispondere ed accogliere i bisogni dei figli.
Questo induce gli adolescenti a non volervisi distaccare, sentendosi minacciati dalla possibilità di perdere la protezione e l’approvazione cui sono abituati. Da qui derivano alcuni tipici vissuti degli adolescenti, che ne ostacolano lo sviluppo: vergogna e senso di colpa – legati al timore di deludere i genitori – e ansia rispetto al fare esperienze nuove – le quali vengono, così, spesso evitate.
Per sostenere i propri figli nel superamento di questa sfida i genitori possono aiutarli a riconoscere le loro capacità e i risultati che raggiungono, favorendo così la percezione della famiglia come, sì, un porto sicuro ma dal quale salpare verso nuove esperienze.
Mentalizzazione del corpo
L’adolescente vive molti cambiamenti corporei e deve costruire una nuova immagine mentale di sé. Nella definizione dell’identità di genere e del proprio orientamento sessuale, in particolare, i ragazzi oggi vivono tanta confusione. I termini sono così tanti! Cisgender, bisex, pansessuale…
Per un adolescente che affronta questa confusione, la risposta, paradossalmente, più semplice è dare di sé una definizione aperta (ad esempio, essere bisex), nell’attesa renderla più specifiche.
Su questo fronte liquido si apre in molti casi lo scontro con il mondo adulto, motivato e caratterizzato da distanza culturale, difficoltà di comprensione o incomunicabilità.
Per accompagnare gli adolescenti in questa sfida, il primo passo è la comprensione. Informarsi sul significato dei termini di identità di genere – leggere la Rainbow Map può essere utile – è un modo per avvicinarsi a loro, mostrando comprensione e sostegno ed evitando che la loro unica guida siano mass e social media.
Nascita sociale
L’adolescente, per essere artefice del proprio futuro, deve ricoprire un ruolo attivo nella società. Pensare al futuro oggi è, però, sempre più difficile: specialmente dopo la pandemia il futuro è sempre meno visto come un’opportunità e sempre più come fonte di paura e incertezza.
Gli adulti, che sperimentano anch’essi quest’incertezza, possono condividerla con i ragazzi, legittimarla, ed aiutarli così ad accettarla. Al posto di dire “fa ciò che vuoi”, che potrebbe essere ulteriormente disorientante, gli adulti possono proporre le proprie idee, motivandole, e porsi come figure con cui potersi confrontare apertamente.
La sfida più grande
A fronte delle sfide che ogni adolescente deve affrontare, il compito più grande per gli adulti che con loro si relazionano è quello di trovare il giusto equilibro tra la legittimazione dei vissuti di incertezza e difficoltà dei ragazzi e l’abilità di creare uno spazio che permetta loro di mettersi in gioco senza bloccare il loro percorso evolutivo.
Tanto, infatti, per un genitore è fondamentale mostrare comprensione nei confronti degli adolescenti – che altrimenti si allontanerebbero – quanto lo è riuscire a supportarli nella crescita, come richiede il proprio ruolo di adulti.
Per approfondire
- Accompagnare le sfide evolutive in adolescenza, slide di presentazione dell’intervento, a cura di Manuele Pedretti
- Studi e Ricerche, Cooperativa Il Calabrone
- Pubblicazioni, Istituto e Cooperativa Sociale Il Minotauro
- La teoria del filo d’erba – Strappare lungo i bordi, estratto video della serie TV
- G.P. Charmet, I nuovi adolescenti. Padri e madri di fronte a una sfida, Raffaello Cortina Editore (2000)
- M. Lancini, Il ritiro sociale negli adolescenti, La solitudine di una generazione iperconnessa, Raffaello Cortina Editore (2019)
- M. Lancini, Cosa serve ai nostri ragazzi. I nuovi adolescenti spiegati ai genitori, agli insegnanti, agli adulti, UTET (2020)
- M. Lancini, L’adolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva, Cirillo Cortina Editore (2020)
- E. Faccio, Le identità corporee. Quando l’immagine di sé fa star male, Giunti Editore (2007)
Articolo a cura di Angela Tapparo, dott.ssa in Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali e tirocinante della Cooperativa Il Calabrone.
I contenuti sono tratti dall’intervento tenuto dallo psicologo-psicoterapeuta Manuele Pedretti nell’ambito del corso di formazione Tra compiti evolutivi, culture e tecnologie, realizzato dal progetto Batti il cinque! e rivolto agli Assistenti Sociali del Comune di Brescia.