Arrivati a questo punto, la storia può svilupparsi in due direzioni opposte: o lo spazio viene chiuso, oppure interviene qualche adulto di buona volontà, come è successo a Paratico dove un gruppo di volontari si impegna dal 2016 per garantire l’apertura di Critikal SpazioGiovani.
Gli ingredienti sembrano esserci tutti: c’è uno spazio, ci sono i giovani, ci sono le cose di cui si scopre la necessità strada facendo (arredi, illuminazione, computer, proiettore) – ma per definire gli obiettivi comuni, le regole condivise, la programmazione delle attività serve anche l’aiuto di educatori che possano trasmettere la propria esperienza di gestione degli Spazi Giovani.
Questa esigenza viene condivisa dal Comune che lancia un bando; il Calabrone lo vince et voilà, il progetto “Start and up” prende vita.
Ne parliamo con Gabriele Angoscini, l’educatore che sta accompagnando il percorso dei volontari – un gruppo di adulti, dai 26 ai 40 anni- che si sono attivati per garantire l’esistenza di un luogo attrattivo e propositivo per i giovani del territorio.
Le domande e i bisogni segnalati dai volontari sono tanti: cosa possiamo fare all’interno di questo spazio? che organizzazione ci diamo per tenerlo aperto? che valori e che messaggi facciamo passare? come possiamo tenerlo attivo? come lo facciamo conoscere?
L’impegno che si sono presi non è da poco: Critikal è aperto il lunedì, il mercoledì, il giovedì e la domenica sera alle 20:30 alle 23:30, ed è frequentato da una quarantina di giovani dai 14 ai 20 anni.
Una sera alla settimana, Gabriele raggiunge il gruppo dei volontari e condivide con loro le competenze e le esperienze che il Calabrone ha maturato in tanti anni di rapporto con i giovani.
Le sue dritte possono sembrare banali a chi è del mestiere, ma sono indispensabili ai volontari che possiedono solo il proprio entusiasmo e la propria generosità: si parla della differenza tra educazione, aggregazione e animazione all’interno degli spazi per i giovani; dei valori di riferimento educativi; di cosa vuol dire avere buone capacità d’ascolto con gli adolescenti e delle modalità con le quali proporsi come adulti di riferimento; della necessità di una comunione di intenti da parte gli operatori, di condividere i valori e di decidere quali sono i messaggi da trasmettere.
E, non per ultimo, come rapportarsi con l’amministrazione pubblica che ha concesso l’uso dei locali e ne garantisce il funzionamento.
Da parte loro, anche i giovani che frequentano Critikal SpazioGiovani stanno affrontando un percorso di crescita.
[/vc_column_text]Hanno deciso insieme le attività da svolgere e ad ottobre 2016 hanno avviato il primo laboratorio sulla riparazione dei motorini – sperimentando subito che non esiste la formula magica per sistemare lo scooter, che per raggiungere un obiettivo bisogna sempre impegnarsi e che si deve lavorare seriamente per raggiungere quello che si vuole.
La presenza delle ragazze allo SpazioGiovani non era scontata: da sempre, infatti, i luoghi informali attirano più i maschi che le femmine, maggiormente portate a seguire proposte strutturate.
Per loro, quindi, sono stati predisposti corsi specifici che si svolgeranno in febbraio.
Insomma, anche se il percorso non è semplice, Critikal SpazioGiovani sta diventando un esempio virtuoso di cittadinanza attiva, che coinvolge il territorio e rende partecipi ragazzi, adulti, volontariato e amministrazione comunale: per questo motivo, il progetto sarà presentato anche alle scuole medie.
per info e contatti: gabriele.angoscini@ilcalabrone.org[/vc_column_text]