Il progetto Ci sto? Affare fatica! è un progetto di attivazione giovanile nato alcuni anni fa nel Bassanese che in pochi anni si è diffuso in tutto il Veneto e nelle Marche. Visti i risultati, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha deciso di supportane la diffusione in altri territori italiani attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art. 72 del decreto legislativo n.117/2017. Noi siamo tra i fortunati!
L’Associazione di volontariato Gruppo Vulcano (come ente capofila) e il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (come partner) hanno vinto il bando per la disseminazione del modello Ci sto? Affare Fatica verso l’Italia su tutto il territorio nazionale. Il Calabrone, come cooperativa aderente al C.N.C.A. insieme ad altre realtà, ha partecipato agli incontri organizzati dalla Cooperativa Adelante per formare operatori qualificati all’attuazione del progetto ed è impegnato a programmare alcune azioni in provincia di Brescia.
In cosa consiste il progetto Cisto? Affare fatica!?
Consiste nell’attivazione di gruppi da 10 ragazzi dai 14 ai 20 anni, guidati da un tutor di età compresa tra 21 e 30anni e da un adulto volontario con buone abilità manuali (detto per questo handyman, cioè tuttofare). I gruppi svolgeranno un’attività di fatica per il recupero, la sistemazione e l’abbellimento di un Bene Comune individuato nel territorio di cui fanno parte.
Ogni gruppo realizzerà la propria attività in estate nell’arco di una settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30. Per ogni partecipante è previsto un buono fatica del valore di €50 utilizzabile all’interno di realtà commerciali che hanno aderito al progetto (alimentari, abbigliamento, libri scolastici, sport e tempo libero) mentre ai tutor è riconosciuto un buono del valore di €100.
Non si tratta quindi né di un’attività di volontariato né di un’attività lavorativa ma di un’attività di impegno e fatica.
Perché vogliamo faticare?
Il progetto intende intende recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale. Lo farà d’estate, per valorizzare al meglio un periodo critico, spesso vuoto di esperienze e perciò di significato – soprattutto per le generazioni di pre-adolescenti e adolescenti – attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni.
Gli obiettivi
Sono diversi gli obiettivi gli ambiti di intervento di questo progetto. Tra questi:
La dimensione intergenerazionale
Creare un’intreccio tra le competenze creative dei giovani e le abilità più tradizionali e artigianali degli handymen.
Il valore della fatica
Accompagnare e riconoscere la fatica dei/lle ragazzi/e, dando loro tempi organizzativi chiari e chiedendo il rispetto degli orari d’arrivo e della pause durante la mattinata d’impegno.
L’investimento sul tempo estivo
Convogliare anche sul tempo estivo le energie progettuali delle amministrazioni locali rivolte alla fascia d’età dei pre-adolescenti e degli adolescenti, per attivare risorse di comunità.
La dimensione gruppale
Formare le giovani generazioni al lavoro in team, distribuendo ruoli, funzioni e responsabilità nell’ottica di un riconoscimento e una gratificazione collettivi.
La cura dei beni comuni
Educare i giovani alla custodia del proprio territorio, avvicinandoli al patrimonio culturale e artistico.
Nei prossimi mesi vi racconteremo come Ci sto? Affare fatica! avrà piantato i suoi semi nella nostra provincia!