L’arrampicata è una disciplina sportiva che permette a coloro che si avvicinano a tale pratica di entrare in contatto con la propria fisicità ma anche e soprattutto con la propria personalità. È un’attività solitaria ma essenzialmente legata alla presenza di un compagno senza il quale non si potrebbe portare a termine l’azione. La fiducia nell’altro è quindi fondamentale per compiere qualsiasi movimento in parete.
Concentrazione, serietà, attenzione ed equilibrio risultano spesso essere le parole chiave da utilizzare in perfetta mescolanza con emozioni, adrenalina, paura e foga che il contatto con la roccia e la sua ascesa ti suscitano.
Quanto scritto ha un valore aggiunto per coloro che si avvicinano a tale attività grazie ad un percorso comunitario, in quanto permette agli utenti di utilizzare ciò che l’arrampicata trasmette come “contributo” per affrontare l’impegnativo percorso verso un benessere fisico e mentale.
E’ proprio per questo scopo che abbiamo deciso di diventare volontari del Calabrone, per rendere un’attività saltuaria, un vero e proprio laboratorio strutturato secondo un progetto.
All’inizio spaventava un po’ l’idea che gli utenti riponessero la loro fiducia in noi, in quanto esperti; presto però, questa disciplina ci ha permesso di instaurare un rapporto particolare: non è facile nascondere timori ed incertezze quando ci si trova lì, letteralmente appesi. Poi, con la pratica, sono arrivate le prime soddisfazioni e la voglia di condividerle con gli altri. Questo è stato in breve il nostro percorso.
L’equipe della Comunità ha riposto in noi una notevole dose di fiducia dandoci la completa gestione dello spazio dedicato all’attività, permettendo ai partecipanti di sperimentarsi in un’esperienza esterna al contesto comunitario.
La prima sessione estiva si é da poco conclusa ma l’intenzione nostra e dell’equipe é quella di impegnarci per far proseguire l’attività anche nei mesi invernali. Siamo giunti a questa conclusione in seguito alla risposta positiva degli utenti che hanno partecipato a tale attività: l’arrampicata si è dimostrata fonte di riflessione sui molti aspetti sopra citati ed è stata anche un importante momento dedicato alla relazione fra i partecipanti.
Nel frattempo però non potevamo starcene con le braccia conserte e così abbiamo cominciato a prestare servizio all’interno della comunità attraverso altre attività svolte dai volontari, scoprendo ancora più a fondo questo mondo e restandone sempre più affascinati.
L’aver conciliato il volontariato con l’arrampicata ci ha permesso di trasmettere tutta la nostra passione per questa attività e di vivere un’esperienza indimenticabile.
Giulia e Marco