Best, progetti per giovani speciali
[/vc_column_text][vc_separator height_2=”20″ height=”20″]Partendo da questa convinzione, il progetto BEST coinvolge ragazzi della scuola primaria e secondaria, che hanno difficoltà relazionali, comportamentali o di comprensione, oppure con scarsa motivazione: in poche parole, che manifestano Bisogni Educativi Speciali.
L’obiettivo dei progetti è stimolarne l’attenzione e la partecipazione, coinvolgendo insegnanti e alunni “facilitatori” (con capacità che possano essere di supporto ai compagni), in modo da permettere una positiva contaminazione del sapere e delle competenze.[/vc_column_text]
Obiettivi: offrire opportunità formative alternative all’offerta scolastica “classica”, in grado di valorizzare l’acquisizione delle competenze.
Metodo: per ottenere buoni risultati è necessario partire definendo i bisogni (degli alunni o dei gruppi classe) e scegliere gli interventi da svolgere; segue poi la progettazione delle attività, e in particolare dei laboratori, come strumenti che affiancano la didattica per l’acquisizione di competenze con metodologie esperienziali. Tutto, infatti, si può sperimentare in una forma diversa rispetto a quella classica: magari costruendo un plastico-mondo, dipingendo murales, scrivendo una canzone rap, programmando un robottino o scrivendo di sé.
Ogni Laboratorio consta di 5 incontri di 2 ore in orario curricolare, 1 educatore, 6 studenti (di cui 3 con BES).[/vc_column_text]
Tutti hanno giudicato favorevolmente questa nuova apertura, che contribuisce a raggiungere l’obiettivo fondamentale dei nostri interventi: porre l’attenzione dei ragazzi sulla descrizione di una realtà positiva, permettendo loro di esplorare le proprie emozioni e di sperimentare la collaborazione attiva con i compagni di classe: in poche parole, facendo sì che possano riconoscersi come risorse per la propria vita.[/vc_column_text]