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A ciascuno il suo è un gioco di carte illustrate con cui adulti e bambini si dedicano del tempo.
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A ciascuno il suo è un gioco di carte illustrate con cui adulti e bambini si dedicano del tempo.
Attraverso la creatività delle carte potrete diventare la zia, il fratello, il nonno, la maestra…
Quale percezione avete di loro? È tutto da scoprire!
[/vc_column_text][vc_separator height_2=”15″ height=”20″][vc_text_separator title=”Il significato educativo” margin=”25″][vc_single_image image=”10028″ alignment=”center” img_size=”150×150″][vc_column_text]Rendere maggiormente consapevoli gli adulti rispetto alla loro interpretazione dei ruoli, aggiungendo il punto di vista dei bambini, dei figli. Forse si può riassumere così il significato educativo di questo gioco. E, vista la spontaneità dei bambini, a ciascuno arriverà il suo messaggio. A ciascuno sarà regalato qualche elemento in più per arricchire la percezione di sé nel proprio ruolo di adulto di riferimento (genitore, insegnante, nonno…)[/vc_column_text]
[vc_text_separator title=”Giocare è meglio che prevenire” margin=”25″][vc_single_image image=”10027″ alignment=”center” img_size=”150×150″][vc_column_text]Promuovere un gioco di carte oggi ha una valenza molteplice e mette al centro il gioco (ludo) nella sua essenza e origine.
A ciascuno il suo necessita di elementi concreti: una famiglia con cui giocare, un tavolo intorno al quale sedersi, le carte da tenere in mano, foglio e penna su cui segnare i punti – e nessuna puntata (né soldi, né fagioli e neppure scambi di proprietà). Il nostro obiettivo è proporre un gioco in cui non è necessario azzardare per divertirsi.
Senza dimenticare il tempo e il tema della conciliazione dei tempi di lavoro e quelli di vita. La proposta di un gioco educativo vuole contribuire anche alla necessità di rapporto tra genitori e figli che oggi richiede spazi di pensiero e di azione dedicati.[/vc_column_text]
[vc_text_separator title=”Effetti collaterali del gioco” margin=”25″][vc_single_image image=”10026″ alignment=”center” img_size=”150×150″][vc_column_text]> dedicare tempo per stare con i figli
> utilizzare un linguaggio consono all’età
> attenuare la deriva “adultizzante” oggi spesso presente nelle richieste esplicite e implicite degli adulti verso i bambini
> sperimentare un terreno di pari poteri e pari importanza tra adulti e bambini
> trovare uno spazio di comunicazione spontaneo genitori-figli
> divertirsi nell’affrontare situazioni bizzarre e di fantasia per ascoltare il punto di vista dei bambini: “come siamo percepiti?” e scoprirsi: “come vedo me e gli altri adulti?”[/vc_column_text]
> utilizzare un linguaggio consono all’età
> attenuare la deriva “adultizzante” oggi spesso presente nelle richieste esplicite e implicite degli adulti verso i bambini
> sperimentare un terreno di pari poteri e pari importanza tra adulti e bambini
> trovare uno spazio di comunicazione spontaneo genitori-figli
> divertirsi nell’affrontare situazioni bizzarre e di fantasia per ascoltare il punto di vista dei bambini: “come siamo percepiti?” e scoprirsi: “come vedo me e gli altri adulti?”[/vc_column_text]
[vc_text_separator title=”Dove e come richiederlo” margin=”25″][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/4″][vc_single_image image=”10106″ img_link_custom=”mailto:prevenzione@ilcalabrone.org”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”3/4″][vc_column_text]