Quando due storie si incontrano, non è mai un caso. È quello che è successo tra Il Calabrone e Casa Myosotis: un incontro nato dalla condivisione di valori, dalla fiducia reciproca e dalla volontà comune di continuare a prendersi cura delle persone più fragili del nostro territorio.
Da novembre 2025, Casa Myosotis, struttura residenziale per anziani attiva dal 2010 in via Collebeato 24 a Brescia, fa parte della Cooperativa Sociale Il Calabrone. Un passaggio importante, che segna l’inizio di un nuovo capitolo per entrambe le realtà, ma che affonda le radici in una storia comune che parte da molto lontano.
Radici comuni: Don Piero Verzeletti e la cooperazione sociale
Il legame tra Il Calabrone e Myosotis non nasce oggi. Le due cooperative condividono origini che affondano negli anni Ottanta e Novanta, quando la cooperazione sociale a Brescia muoveva i suoi primi passi con spirito pionieristico. Entrambe le realtà sono figlie di quel movimento che, ispirato dalla figura di Don Piero Verzeletti e da altre figure di riferimento del territorio, credeva nella forza della relazione per rispondere ai bisogni emergenti della società.
Il Calabrone nasce nel 1981 per dare una risposta concreta ai giovani che stavano vivendo l’emergenza eroina, attraverso l’accoglienza in comunità. Myosotis nasce nel 1990, fondata da Giovanna Giordani Bussolati insieme a un gruppo di operatori che arrivavano dal mondo della tossicodipendenza e dell’emarginazione giovanile, per rispondere a un’altra emergenza di quegli anni: l’AIDS. Il nome stesso – Myosotis, il “non ti scordar di me” – racchiude il senso profondo di quella scelta: non dimenticarsi delle persone più fragili, anche quando la società sembra voltare lo sguardo altrove.
Quando, fortunatamente, l’emergenza AIDS è rientrata grazie ai progressi della medicina, Myosotis non ha chiuso i battenti. Ha trasformato la propria missione rivolgendosi a un’altra fragilità: quella dell’anzianità. Il nome è rimasto lo stesso, perché i valori di fondo non sono cambiati. Il “non ti scordar di me” continua a essere il filo conduttore: la cura, l’attenzione, il rifiuto di voltarsi dall’altra parte di fronte a chi ha bisogno.
Un territorio che cambia, nuovi bisogni da intercettare
L’ingresso di Casa Myosotis nella famiglia del Calabrone rappresenta anche una risposta a un bisogno emergente nel territorio bresciano: l’invecchiamento della popolazione. Sempre più famiglie si trovano ad affrontare la necessità di trovare soluzioni per i propri cari anziani che mantengono un buon livello di autonomia ma non possono più vivere completamente soli. Servizi intermedi tra la casa di riposo e l’assistenza domiciliare sono sempre più necessari, ed è proprio in questo spazio che Casa Myosotis si posiziona da oltre trent’anni.
Il Calabrone, che da quarant’anni opera nel campo del disagio e dell’emarginazione, amplia così il proprio sguardo verso una nuova forma di fragilità: quella dell’anzianità. Un’espansione che è coerente con la missione della cooperativa, che da sempre vuole essere «dove la realtà chiama», pronta a intercettare i bisogni del territorio e a rispondervi con competenza e umanità.




