Smart School è un progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
È realizzato a livello locale nella provincia di Brescia e si sviluppa per il periodo ottobre 2019 – marzo 2022 grazie al sostegno di Impresa sociale Con i Bambini e Fondazione Comunità Bresciana.
Struttura organizzativa
La Cooperativa Il Calabrone è Ente capofila di progetto di una rete di partner che comprende tre Ambiti territoriali dei comuni (Comunità Montana Valle sabbia, Comunità Montana Valle Trompia, Ambito 9 Bassa bresciana centrale), 10 enti del privato sociale, 25 istituti comprensivi e 6 scuole secondarie di secondo grado, Università Cattolica.
I territori su cui agire sono stati individuati per la presenza di:
- conclamate situazioni di fragilità culturale e povertà educativa;
enti in grado di gestire e accompagnare azioni di cambiamento di sistema; - di fondi erogativi per attività filantropiche (Val Sabbia e Val Trompia);
- volontà di sperimentare l’apertura di un fondo il territorio della Bassa Bresciana centrale.
Azioni e obiettivi
Smart School promuove il cambiamento culturale in 3 territori al fine di contrastare la povertà educativa nella fascia 11-17 anni. Agirà attraverso due strategie: “piantare fragole” e “scavare pozzi”.
Il progetto “pianterà fragole” dove il territorio è in grado di supportare nuovi servizi da replicare fino a generare un cambiamento di sistema. “Scaverà pozzi”, agendo più in profondità per creare i presupposti per cui poi si possano sperimentare nuove prassi.
Finalità del progetto è sostenere una didattica inclusiva nella scuola, promuovere laboratori innovativi esperienziali, favorire l’accesso alle scienze e alla cultura a contrasto della povertà educativa.
La scuola sarà soggetto centrale in tutte le fasi della progettualità. Se ne promuoverà una visione aperta e in relazione con le comunità in tre diverse azioni di cambiamento: empowerment didattico; la nascita di Lab tra scuola e Territorio; up-grade rispetto alla promozione delle materie scientifiche e culturali.
Direzioni del cambiamento
Apertura della scuola al territorio
Uno dei movimenti promossi sarà l’apertura degli spazi scuola alle comunità, in particolare attraverso laboratori e momenti culturali svolti negli edifici scolatici.
Tale apertura genererà flussi di movimento, tra scuole dello stesso territorio ma di ordini diversi, tra scuole di diversi territori, tra cittadini e scuole. L’esito di questi flussi sarà un processo di valorizzazione delle scuole come poli culturali di territorio e di “contaminazione” della scuola con attività culturali che innoveranno le offerte educative e culturali. Questa azione prevede la nascita nelle scuole di fabLab, di Tv web, e radio e la gestione di eventi di promozione educativa e culturale.
Il territorio come spazio culturale (e didattico)
Il secondo movimento generato da Smart School sarà dalle Scuole secondarie di I e II grado alle realtà del territorio.
Attraverso la nascita di laboratori esperienziali, la gestione di eventi culturali, l’attivazione di nuove forme di collaborazioni con botteghe ed artigiani si intende generare un flusso che permetta ai giovani studenti (soprattutto ma non solo a quelli a rischio abbandono scolastico) ed agli insegnanti di vivere esperienze educative e didattiche situate in contesti extra-scolastici, in luoghi oggi non considerati scuola e in tempi altri rispetto a quelli della didattica.
Hub culturali
L’idea di fondo è generare sui territori di progetto almeno tre Hub (uno per territorio) che siano luoghi sociali e culturali di riferimento per le scuole e più in generale per le comunità educanti.
Gli hub saranno dei laboratori, inseriti in coworking, biblioteche, spazi scolastici, da cui grazie a professionisti con competenze e alla presenza di attrezzature adeguate le scuole e le altre realtà di territorio potranno attingere per realizzare attività innovative sulle tecnologia, creatività, artigianato 4.0. Essi saranno uno degli snodi in grado di favorire i due flussi di movimento tra scuola e territorio. Ogni area omogenea inserirà l’hub in un contesto specifico .
La continuità sarà promossa da strategie economiche per il sostegno delle attività in grado di generare i cambiamenti auspicati (anche attraverso l’istituzione di fondi locali dedicati). Gli interventi sono accompagnati dal monitoraggio e valutazione di impatto a cura dell’ente di valutazione di Socialis.